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La strage di San Gennaro

Di Sergio Nazzaro il . Campania, Dai territori

Ancora una strage. Sette
morti: sei extracomunitari e un italiano. Non è la prima non sarà
l’ultima. Nel 1990, a Pescopagano, furono ammazzate cinque persone
e ferite sei. Il clan dei La Torre ridisegnava la mappa dello spaccio
con le sue zone interdette. Oggi lo fanno i Casalesi. Il titoli dei
giornali sono interessanti: far west nel casertano, mattanza, strage.
Io la definisco casa mia. Già, Mondragone, Castelvolturno, Baia Verde,
Villaggio Coppola, tutte zone con un unico comun denominatore: la strada
statale Domitiana. La strada che parte dal fiume Garigliano, confine
Lazio Campania, e giunge fino a Pozzuoli è ormai territorio al di fuori
di qualsiasi controllo.

Regna solo la paura,
la disperazione, la violenza. Eppure la Domitiana sta lì, sotto gli
occhi di tutti. Eppure non si muove nulla. E’ il Terzo Mondo che si
è implementato nel Sud Italia.

I Casalesi, sempre loro.
O così pare. Perché in Italia, fino a ieri, non si sapeva nulla di
Casale di Principe, oggi tutto quello che accade nel casertano è colpa
dei Casalesi. Forse anche il fallimento dell’Alitalia. Si continua
ad andare avanti per semplificazioni e mistificazioni tipiche della
stampa. Non credo che ci siano dubbi che siano stati i casalesi, il
problema è: una strage per controllare che tipo di territorio? Le macerie.
Questa è la realtà. Il degrado che vige nei territori della Domitiana
è al di là di qualsiasi immaginazione. Qualcuno fa qualcosa? No. Ormai
basta parlare di camorra quando accade qualcosa, per onore e gloria
di qualcuno e basta. Una sorta di gara a chi trova il nuovo scoop, senza
mai riflettere e approfondire su un quotidiano che è peggiore di qualsiasi
inferno.

Esagerazioni? Non credo,
gli otto morti ammazzati sono stati possibili proprio perché si sa
che il territorio è al di fuori del controllo dello Stato Italiano. Semplice. Sapete quanti sono i
poliziotti nel commissariato di Castelvolturno? Neanche 50, per un territorio
che ha più obblighi di firma che residenti.

Già. E di chi sono politicamente
questi territori? Il tandem Landolfi Cosentino ha regnato e regna da
molti anni. Oltre tutte le indagini giudiziarie che li vede coinvolti,
gira lo stomaco sentirli parlare di ripresa, di futuro del Sud, quando
nei loro territori non si arriva a vedere il pomeriggio dalla mattina.

Ultimamente si fa un
gran parlare di immigrati illegali da cacciare dall’Italia. Se si
decidesse di farlo lungo la Domitiana questa operazione, ci vorrebbero
per davvero migliaia di militari, forse anche di più. E’ semplice
spaventare l’opinione pubblica con i rom e i clandestini nelle città
italiane, basta non far sapere all’opinione pubblica che in molti
comuni del Sud, sulla strada statale Domitiana i bianchi ormai sono
in minoranza netta.

E così, mentre si fanno
le grandi spiegazioni sistemiche della camorra, il quotidiano muore
anche su quei pochi che cercano di resistere. Qualche giornale nazionale
ha parlato dei colpi di arma da fuoco sui beni sequestrati a Pignataro
Maggiore e minimizzati da parte delle forze dell’ordine?

No, nessuno ne parla.
Se si avvelena una città è Napoli, come titolava L’espresso, per
capire dopo che le discariche di Napoli sono in provincia e arrivano
fino a Mondragone, cioè a 50 chilometri di distanza. Ma le semplificazioni
aiutano, è tutto Napoli o Casalesi, oppure Gomorra. Invece il tumore
è assai più grande.

Purtroppo non è così,
gli osservatori più attenti sanno cosa sta succedendo: non sta cambiando
nulla.

Il pm Roberti aveva avvertito
tempo fa che ci sarebbe stata una recrudescenza stragista e il saperlo
non lo ha impedito? Qualcuno deve rispondere a questa domanda! I servizi
segreti mandati a Casale di principe, le squadre speciali cosa stanno
facendo se si spara come se non più di prima? Risolveremo il problema
camorra, già tanto tutto rimarrà come prima e le chiacchiere si sprecheranno
anche oggi e domani.

Perché arrestare Schiavone
o Bidognetti non risolve la crisi sociale lungo la strada statale Domitiana,
non risolve la carenza di economia, non risolve il degrado assoluto
del Sud. Ma questo non lo dice nessuno. 

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