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A vent’anni da Rostagno

Di Rino Giacalone il . Dai territori, Sicilia

La «macchina» delle iniziative è messa in moto, resta da definire il calendario di incontri e i diversi protagonsiti. I 20 anni dal delitto di Mauro Rostagno saranno a Trapani al centro di una tre giorni che dal 26 al 28 settembre prossimo vedrà dibattiti e confronti, ma anche momenti di intrattenimento sportivo, organizzati dall’associazione «Ciao Mauro».

«Ciao Mauro» edizione 2008 arriva ad un anno esatto da quando fu avviata la raccolta delle firme in calce ad un documento con il quale si chiedeva di non «cancellare» il ricordo e non chiudere le indagini sul delitto, il risultato fu quello delle 10 mila firme indirizzate anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al quale si è chiesto di essere lui per primo a non far spegnere i riflettori su una terra dove la frontiera antimafia ha bisogno di rinforzi e non di abbandoni.

Mentre si raccoglievano le firme, le indagini  non si sono fermate, anzi merito il lavoro investigativo condotto dalla squadra Mobile, esse hanno fatto passi in avanti, oggi è certo che il delitto di Mauro Rostagno porta la «firma» di Cosa Nostra trapanese. L’unico indagato è il reggente all’epoca della mafia di Trapani, Vincenzo Virga, la squadra Mobile diretta dal vice questore Giuseppe Linares ha messo nelle condizioni la magistratura di Palermo di dare un volto ai componenti del commando che il 26 settembre del 1988 a Lenzi ammazzò il sociologo torinese che qui oltre che occuparsi di giornalismo, a Rtc, si preoccupava dei tossicodipendenti e della Comunità Saman.

«L’anno trascorso tra le manifestazioni del 2007 e quelle che si svolgeranno tra qualche settimana – scrive in una nota Giorgio Zacco uno dei maggiori protagonisti di questo ultimo anno di impegno sociale – è stato piuttosto tumultuoso per noi e carico di novità. Il nostro appello ha riscosso un successo indiscusso e ha messo in luce la memoria e l’affetto che i trapanesi avevano per Mauro. Ma soprattutto ha stimolato gli inquirenti ad andare avanti con le indagini. Noi speriamo che il 26 settembre sia la data giusta anche per sapere l’esito di questo ultimo capitolo di investigazioni. Come associazione ci siamo dati già un ruolo, quando si terrà il processo a Trapani, e il nostro compito sarà quello di seguirlo e di raccontarlo».

La petizione lanciata aveva anche un obiettivo, far potenziare gli apparati investigativi e inquirenti: «Per ciò che ci è dato sapere la situazione di “uomini e mezzi” è rimasta immutata. Il quadro generale della “sicurezza” dei siciliani, rapportato ai provvedimenti antimafia è piuttosto deteriorato.  Inoltre il presidente Napoletano non ci dà sue notizie, forse perché meritoriamente occupato a rintuzzare alcuni revisionismi storici intollerabili».
Cosa sarà allora l’edizione «Ciao Mauro 2008»? «Dovrà celebrare il nostro grande successo, e dovrà rappresentare anche la nostra grande preoccupazione per le ombre che notiamo anche prima dell’orizzonte, nel senso della loro vicinanza temporale».

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