La rassegna stampa (29 agosto-5 settembre)
Sono passati ventisei anni dalla morte
di Carlo Alberto Dalla Chiesa, e la Sicilia tutta e l’Italia ne
ricordano la figura di martire nella lotta contro la mafia. Un
momento importante questo proprio nei giorni in cui la lotta contro
le mafie si segnala, tra sviluppi interessanti ed ennesimi scempi
della memoria. A far ben sperare è la strategia di Confindustria
Sicilia, di espellere chi non denuncia il pizzo. Così è stato:
dieci espulsi e trenta sospesi, proprio nei giorni che ricordavano
l’imprenditore Grassi, ucciso diciassette anni fa. Ma in questi
giorni anche la vicenda Comiso, con un aeroporto cui viene revocata
l’intitolazione a Pio La Torre, messa in atto di un proposito simile
spuntato tra le parole, infelici, di Miccichè che la stessa cosa
aveva proposto per Punta Raisi, intitolato a Falcone e Borsellino.
In Campania camorra attiva e camorra
evocata.Prende di mira don Ciro a Boscoreale, incendiando la sua auto
e viene vista la sua longa manus dietro agli incidenti che hanno
coinvolto i tifosi partenopei in trasferta a Roma, durante la prima
di campionato di calcio. Mentre la camorra che fa i soldi, quella dei
colletti bianchi affiliati ai clan subisce gravi sequestri: 78
milioni di euro in beni immobili e mobili sono stati congelati a
Cipriano Chianese, avvocato e imprenditore sospettato di legami coi
Casalesi e interessi oltre che in Campania anche nel basso Lazio. Ma
non solo camorra: bloccati in Abruzzo beni del mafioso Spera, a
dimostrazione del radicamento criminale nella regione.
Mentre nelle repubbliche ex sovietiche,
altre morti sospette di giornalisti, un ennesimo martirio contro la
libertà di stampa.
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