Dedicata a “Carla e Bruno Caccia”, la cascina confiscata alla famiglia Belfiore
Sabato 12 luglio 2008 è stata
innaugurata la cascina di San Sebastiano da Po, confiscata alla famiglia
Belfiore, mandante dell’omicidio, nel 1983, dell’allora Procuratore
della Repubblica di Torino, Bruno Caccia. Per questo motivo il bene
è stato dedicato al magistrato e a sua moglie, Carla, recentemente
scomparsa.
Oltre cento persone hanno assistito all’innaugurazione della “Cascina
Carla e Bruno Caccia”, le parole emozionate del sindaco Paola Cunetta
e quelle cariche di speranza del referente di Libera Piemonte, Davide
Mattiello, hanno fatto da cornice all’intervento di Luigi Ciotti che
come presidente del Gruppo Abele ha ricevuto l’assegnazione ed ha coinvolto
Acmos nella gestione sociale.
“Sarà una nuova Barbiana”, è questo l’auspicio di Luigi Ciotti,
“una casa aperta a tutti” e non un edificio in cui fare, semplicemente,
i propri affari. La grande sinergia tra società responsabile e istituzioni,
sindaco, prefettura, forze dell’ordine ha liberato un nuovo bene a
San Sebastiano da Po e l’ha restituito alla comunità.
Il bene, in questo
periodo visitato dai volontari provenienti da ogni parte del mondo per il progetto E!STATE LIBERI 2008, sarà abitato da quattro ragazzi,
che vivranno in comunità. Anastasia, Sara, Roberto e Davide saranno
affiancati da un gruppo di Acmos che organizzerà la Cascina e dal coordinamento
di Libera Piemonte. Una nuova avventura ma anche una nuova responsabilità
per tutte e tutti coloro che credono nella giustizia sociale, nella
solidarietà e nella legalità.
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