Rassegna stampa: 3 – 10 luglio
Un passo avanti ed uno indietro. Riflettori accesi questa settimana sulla manifestazione di Piazza Navona. Giuste rivendicazioni (in materia di leggi sul sistema giudiziario, per esempio) e altrettanti scivoloni, di toni e colori. Dentro la settimana però anche molto altro. A partire dal 41 bis. Da anni i mafiosi ci provano, per vie traverse o dirette, a svuotarlo e di fatti in parte ci sono riusciti.Oggi ci si è spinti oltre. E’ stato revocato il carcere duro a Nino Madonna, affiliato all’omonima famiglia palermitana di Cosa nostra e killer spietato e Gioacchino Calabrò, boss di Castellammare del Golfo e altri 37 mafiosi di prima e seconda linea. Nella stessa settimana in Sicilia 8 commercianti denunciano, dopo un riconoscimento “all’americana” i loro estorsori. Un passo avanti e uno indietro, ancora. In Campania, altro duro colpo al clan dei Casalesi, arrestata la moglie di Antonio Iovine, latitante da sole due settimane e scappata agli ultimi arresti di fine maggio. Sgominato un commercio internazionale di droga che collegava Scampia a Caracas, e persino un attore che aveva recitato in Gomorra, riconosciuto proprio dopo la visione di un film da un pentito che lo ha indicato come uno spacciatore di droga, suo ex socio in affari,è stato arrestato. Ma anche: alcuni ragazzi discriminati da un’azienda del nord perchè provenienti da Casal di Principe. Un passo avanti e uno indietro, appunto. La direzione però è la stessa, sono parte di un percorso, che come ricorda lo stesso Don Luigi Ciotti a Savignano sul Panaro, alla assemblea nazionale di Libera: “Il nuovo deve radicarsi in profondità per crescere”. Saldare sogni e responsabilità dunque in un percorso che è fatto di passi avanti ma che mettano radici.
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