Una medaglia per le vittime innocenti di camorra
In terra di camorra i morti
ammazzati rappresentano semplici numeri che andranno a fare statistica
“per rafforzare la notizia”, piccola e di interesse locale. Eppure
insieme al morto ammazzato c’è un pezzo di territorio che se ne va
via con lui, la cui dignità viene bruciata, cassata per sempre.
In terra di camora una vittima
innocente qualche istante dopo la perdita, in modo violento, della
propria vita dovrà continuare a combattere contro l’isolamento, la
deligittimazione e in più contro campagne denigratorie che lo dipingeranno
come un eventuale affiliato, fiancheggiatore o vittima di una faida
trasversale. Qui i ladri di sogni rubano la dignità anche ai morti.
In terra di camorra lo Stato
considera “un atto di buon senso” non affrontare, ritirandosi, le
proteste di piazza guidate dagli uomini del clan mostrando i muscoli
in quei luoghi dove le proteste di “chi non vuole consentire
la modernizzazione di questo Paese” è gestita da semplici abitanti.
Ma c’è dell’altro, perché in terra di camorra lo Stato depone
le armi dichiarandosi “incapace di salvaguardare l’incolumità”
di alcune decine di commensali solamente perché “a qualche isolato
da li gli uomini del clan hanno nuovamente ammazzato”.
Ciò che più preoccupa la
cittadinanza attiva di questi territori è il silenzio che adesso potrebbe
condizionarli dopo il clamore, l’attenzione creato dai media, il silenzio
che inesorabilmente potrebbe arrivare nel momento in cui le telecamere
si spegneranno, il silenzio che vedrà le penne dei cronisti inviate
in altro luogo per “una nuova emergenza”. Ma in terra di camorra
non si può , a ragione, parlare di emergenza perché tutto appartiene,
drammaticamente, ad una quotidianità asfissiante con la quale bisogna
fare i conti imparando a sopravvivere.
Non spegnamo le telecamere
ma, invece, avviamo una scorta mediatica che consenta a chi non vuole
piegare la schiena di poter contare su una cassa di risonanza importante
pronta a raccontare quelle difficoltà che impediscono l’emancipazione
di un territorio martoriato, denigrato, prosciugato in ogni sua ricchezza
sia morale che materiale. Bisogna fare catenaccio intorno a chi non
accetta questo modello di vita, tendergli la mano rompendo quelle catene
che mantengono in stato di schiavitù un’intero territorio con la
sua popolazione alla quale si impedisce la crescita, si vieta di programmare
il futuro, si costringono i suoi figli ad emigrare.
In occasione della presentazione
del primo Festival di Impegno Civile, “Le Terre di Don Pepe Diana”,
voluto ed organizzato dall’Associazione “Libera” e dal Comitato
“Don Peppe Diana” che si svolgerà dal 27 al 29 giougno prossimi
nei beni confiscati alla camorra nei comuni di Casal di Principe e di
altri centri della provincia di Caserta, è stata lanciata una proposta
costruttiva che avvalora, se bene non ce ne fosse bisogno, un’iniziaiva
coraggiosa, una tappa di un percorso di cittadini in cammino che da
tanti anni, “salendo sui tetti e declamando parole di libertà e giustizia”
cercano di costruire comunità sane, educative ed alternative alla camorra.
La proposta si riassume con una lettera aperta da inviare al Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano affinchè possa avviare le procedure
di consegna di due medaglie al valor civile nei confronti di due uomini
Federico Del Prete e Domenico Noviello, rispettivamente un sindacalista
ed un imprenditore che hanno perso la vita perché ribellatesi al malaffare
camorristico non accettando, ma denunciando, chi gli voleva imporre
richieste estorsive..
Una proposta dall’alto valore
simbolico, che fa registrare una netta, chiara e precisa inversione
di marcia, che vede le vittime innocenti di camorra assunte a simboli
di vita da raccontare, ricordare e grazie ai quali poter insegnare quei
valori che rappresenteranno gli elementi che consentiranno, definitivamente,
a queste popolazioni di ritornare ad essere libere sul proprio territorio.
“Pazzia sogno velleitario?
Forse. Ma sicuramente meglio che rimanere fermi a guardare, con indifferenza
ciò che accade”.
Trackback dal tuo sito.