Nascerà la coperativa “Terre di Don Diana”

Parte oggi a Senigallia il
Cater Raduno, l’appuntamento cult della trasmissione radiofonica “Caterpillar” 
condotta dall’abile duo Massimo Cirri e Filippo Solibello.

Così come avvenuto per la
passata edizione anche per la kermesse di quest’anno sarà l’Associazione
Libera, nomi e numeri contro le mafie, l’ospite d’onore della manifestazione
che affronterà il tema del matrimonio con 100 coppie che convoleranno
a nozze con rito civile celebrato, con debita autorizzazione del sindaco,
dai due conduttori. 

Ma il momento cruciale dell’evento
sarà rappresentato dal “Cater raduno” quando avrà inizio “l’asta
della legalità” (13 giugno) il cui ricavato sarà devoluto interamente
all’Associazione Libera che li utilizzerà per far nascere, in provincia
di Caserta, la cooperativa “Terre di Don Peppe Diana” dedicata alla
memoria del sacerdote barbaramente assassinato quattordici anni fa dalla
violenza camorrista. In Campania su nessun terreno confiscato alla criminalità
organizzato è partito un progetto del genere, le uniche realtà che
si limitano alla coltivazione dei terreni messi loro a disposizione
non hanno ancora pensato, o vuluto, andare oltre la semplice coltivazione
degli stessi offrendo, simbolicamente, “durante le qualunquistiche
parate manifestazioni dell’antimafia” qualche prodotto raccolto
in loco coltivato da qualche singolo contadino del luogo. Anche questo,
dunque, rappresenta un esempio di cattiva gestione dei beni confiscati
che, nonostante le difficoltà ambientali, non vede i soggetti impegnarti
a programmare, così come avvenuto nelle altre regioni italiane, la
costituzione di cooperative sociali da introdurre sul mercato. 

Produrre mozzarella di bufala
sui terreni, nelle aziende e caseifici confiscati al clan dei casalesi,
questo in sintesi, l’obiettivo che si propone l’associazione Libera,
con procedure tradizionali ma attente al risparmio energetico e poi
anche alla formazione dei lavoratori e alla genuinità delle materie
prime.

Una sfida importante su un
territorio che, fino ad oggi, non ha voluto e saputo, condurre la sfida
ai clan su questo punto. Attendiamo, con ansia, i risvolti di quest’iniziativa
che sicuramente seguiremo in tutti i suoi processi evolutivi.