Dalle mani della mafia alle braccia della comunità
Via XXV luglio 1/A,.un tempo abitazione della famiglia Lo Giudice, oggi sede dell’associazione antimafia Riferimenti presieduta da Adriana Musella e della Croce Rossa presieduta a livello locale da Giuseppina Cuzzocrea. L’amministrazione comunale di Reggio Calabria mette a segno un punto importunate nella partita contro la ’ndrangheta, giocando un ruolo attivo nella restituzione alla collettività di un bene immobile confiscato alla mafia. Assegnato affinché venga riutilizzato ai fini sociali, ai sensi della legge 109 del 1996, il bene in questione ha una storia che incarna la resistenza che spesso la legalità incontra quando cerca di affermarsi in luoghi ad essa assolutamente estranei. Alla cerimonia di consegna, che il sindaco Giuseppe Scopelliti ha definito il traguardo di un percorso importante che la sua amministrazione ha intrapreso, presenti le istituzioni, le forze dell’ordine, la cittadinanza. E’ lo stesso procuratore Generale della Corte di Appello di Reggio Calabria Giovanni Antonino Marletta a sottolineare il ruolo delicato rivestito dalla Procura reggina con riferimento all’attività di contrasto alla criminalità e di confisca dei beni illecitamente accumulati. “Un atto dovuto – evidenzia il sindaco Scopelliti e conferma il prefetto Francesco Musolino – che valorizza l’impegno delle istituzioni verso il territorio e la comunità”. Presenti anche il capo di Gabinetto Franco Zoccali, l’assessore alle Politiche Sociali Tilde Minasi, il questore di Reggio Calabria Santi Giuffrè e il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Salvatore Boemi. Un immobile a due piani confiscato diversi anni fa, sgomberato solo lo scorso anno e oggetto di atti vandalici che lo avevano seriamente danneggiato. Questa la storia di uno dei circa cinquanta beni già destinati al Comune di Reggio e assegnato, a seguito di un primo stanziamento di 54 mila euro a cui ne è seguito un altro pari a 100 mila euro resosi necessario a seguito del danneggiamento. Questo l’impegno concreto dell’amministrazione comunale per avviare i lavori di ripristino e consegnare le chiavi ad Adriana Musella dell’associazione Riferimenti e Giuseppina Cuzzocrea della Croce Rossa. Proprio costoro hanno poi, ulteriormente, posto l’accento sulla valenza sociale della riutilizzazione del bene indicando come direttrici della loro attività il contatto con le giovani generazioni, la prima, e lo spirito di servizio alla collettività, la seconda.
(strill.it 19 marzo 2008)
Trackback dal tuo sito.