Rassegna stampa (7 – 13 aprile 2008)

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Ricomincia dalla Calabria la settimana di notizie su mafia e antimafia sui quotidiani nazionali e locali. Dopo le  della armi della ‘ndrangheta a farsi sentire è  lo Stato. Partono infatti i primi interventi per fermare questa scia di sangue che nel crotonese  ha ridotto in fin di vita persino una bambina di 5 anni e ucciso altre tre persone in sei giorni. La stampa racconta di una Calabria in ginocchio ma soprattutto dell’altra Calabria che non si arrende e compatta reagisce all’aggressione delle cosche. Negli ultimi sette giorni di campagna elettorale l’attenzione è ancora alta sui rapporti mafia e politica: si passa dai dossier sui cv dei candidati dei singoli schieramenti alle notizie di intimidazioni, segnali, messaggi che le mafie rivolgono alla politica, in  Sicilia e in Calabria, dove anche gli imprenditori tornano nel mirino della criminalità organizzata, pagando in prima persona il loro no al pizzo. Un no che a gran voce hanno ripetuto a Roma anche i ragazzi di Addiopizzo, protagonisti di un’intera settimana che la Regione Lazio ha dedicato al racket e al racconto della società civile che si ribella. In sala al Teatro Eliseo moltissimi ragazzi delle scuole del Lazio che hanno potuto conoscere e vedere con i loro occhi quanto efficaci siano le armi della cultura contro la cultura delle armi.

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