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La rassegna della settimana

Di redazione il . Rassegne

BORSELLINO, L’AGENDA DEI MISTERI.
Chi ha fatto scomparire l’agenda di Paolo Borsellino, chi ha dato l’ordine di prelevare la borse del giudice, in quali mani è passata quella borsa? Lo scenario della strage del 19 luglio ’92 è complesso, quel gioco grande che ha portato alla morte di Giovanni Falcone e di Borsellino. Dopo 16 anni esce di scena il presunto ladro, il capitano Giovanni Arcangioli. Prima che il gup di Caltanissetta lo scagionasse, negando il rinvio a giudizio del carabiniere, lo stesso Arcangioli ha rivelato la presenza di 007 in via D’Amelio. Quasi una minaccia preventiva, dopo la richiesta di rinvio a giudizio. I misteri sono inviolati. E non si tratta neanche di una grossa sorpresa, considerato il basso profilo che la notizia ottiene sui quotidiani nazionali (Corriere della Sera, 01 aprile 2008).

SICILIA, TOGHE SOTT’ACCUSA.
In Sicilia, due casi giudiziari destinati a far discutere a lungo (Corriere della Sera, 05 e 06 aprile 2008). La prima vicenda riguarda la scarcerazione di 12 boss del racket, per via dei ritardi nell’avvio dell’appello. Si tratta del processo Mare Nostrum, che ha inchiodato alla sbarra la mafia dei Nebrodi. Altro caso eclatante, la mancata sospensione del giudice “lumaca” Edi Pinatto da parte del Csm. I ritardi del magistrato di Gela (otto anni) nel depositare le motivazioni del primo grado di giudizio hanno portato alla libertà ai mafiosi della famiglia Madonia. Ma in maggio si terrà il processo di merito (Corriere della Sera, Avvenire, Gazzetta del Sud / 05 aprile 2008). Sulle vicende sono intervenuti Walter Veltroni, Ivan Lo Bello (presidente di Confindustria Sicilia) e il senatore Guido Calvi (Corriere della Sera, 05 e 06 aprile 2008). Proprio mentre il centrosinistra isolano insorge contro la nomina di Silvio Cuffaro, fratello del noto Totò, a vicedirettore dell’agenzia regionale per l’impiego (Corriere della Sera, 05 aprile 2008).

IL FLOP-GAMBINO E LA SVOLTA-ROSTAGNO.
Dagli Usa, arriva la notizia dell’espulsione del boss Rosario Gambino, dopo 28 anni dalla richiesta italiana di estradizione. Il boss risulta implicato nella vicenda Sindona (Repubblica, 03 aprile 2008). A poche ore dalla partenza per Palermo, Gambino è riuscito a ottenere un rinvio, e allontanare i sedici anni di carcere che lo attendono in Italia, grazie a un cavillo legale scovato dal suo avvocato (Gazzetta del Sud, 04 aprile 2008). Svolta nel caso Rostagno: una perizia balistica assicura che la pistola usata la sera del 26 settembre 1988 fu usata in due omicidi di mafia, attribuibili alle famiglie trapanesi. Una prova difficilmente confutabile (Gazzetta del Sud, 05 aprile 2008).

IN RICORDO DELLE VITTIME.
Ancora la Trinacria nelle cronache. Grande spazio al ricordo delle vittime della strage di Pizzolungo. Un attentato a un magistrato, Carlo Palermo, e tre vittime innocenti, la madre e i due piccoli della famiglia Asta. A 23 anni dalla strage, l’incontro ad Erice tra l’ex magistrato e Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime, insieme grazie all’iniziativa di Libera (Avvenire, 3 aprile 2008). Un’altra vittima, Ignazio Aloisi, attende giustizia. È stato ammazzato il 27 gennaio 1981 a Villafranca (Me) per aver testimoniato contro la banda di rapinatori che assaltarono il suo furgone portavalori. La famiglia chiede la revisione del processo e il riconoscimento per l’uomo dello status di vittima di mafia (Gazzetta del Sud, 01 aprile 2008).

WALTER vs SILVIO, A COLPI DI RIFIUTI.
La questione mafiosa irrompe nella campagna per le politiche di aprile. Walter Veltroni (Pd) ha più volte annunciato l’impegno per la definitiva sconfitta delle mafie, preceduto da Fausto Bertinotti (Sa) e rintuzzato da Silvio Berlusconi (Pdl). I due principali aspiranti premier si sono dati duello sulla questione campana: l’ex sindaco capitolino ha diluito le responsabilità sulla classe dirigente degli ultimi 20 anni, mentre il Cav ha annunciato che il suo primo Cdm si terrà in trasferta a Napoli (Corriere della Sera, 1213 / Europa, 05 aprile 2008).

ESPLODE VINOPOLI.
Nel giorno di apertura della manifestazione Vinitaly, esplode il caso vinopoli. Milioni di litri di vino adulterati, con l’impiego di acidi e sostanze altamente nocive. Alla scoperta della finanza, sono seguite le dichiarazioni di distensione del governo e gli allarmi europei. Mentre in Toscana fa discutere il caso Brunello: tecniche e trattamenti sotto accusa da parte dei viticoltori puristi (Corriere della Sera, 05 aprile 2008 e 06 aprile 2008).

WHY NOT MASTELLA.
Continua il suo corso l’inchiesta Why not della procura di Catanzaro. Mentre Clemente Mastella ottiene la piena riabilitazione – con il gip del capoluogo calabrese a sentenziare come non esistesse alcun presupposto per l’iscrizione nel registro degli indagati – finisce nel calderone il governatore Agazio Loiero, per via dei legami e dei finanziamenti ricevuti da imprenditori e politici vicini al principale indagato, Antonio Saladino (Il Quotidiano della Calabria, 01 aprile e 02 aprile 2008 / Corriere della Sera, 03 aprile 2008). E soprattutto l’inchiesta punta nuovamente sul coinvolgimento dell’ex premier Romano Prodi (Il Quotidiano della Calabria, 03 aprile 2008).

LE STRADE DELLA ‘NDRANGHETA.
In Calabria, la lente della magistratura sui cantieri stradali. Antonio di Pietro annuncia la revoca del certificato antimafia al colosso italiano Condotte – impegnato nei lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e sulla statale ionica – e la richiesta all’Anas di rescissione del contratto (Il Quotidiano della Calabria, 02 aprile 2008). Mentre la Dda di Reggio sequestra automezzi e attrezzature per novanta milioni sui cantieri della 106, ipotizzando infiltrazioni ‘ndranghetistiche nei lavori a Marina di Gioiosa. Sette gli indagati, accusati tra l’altro di aver fornito cemento di pessima qualità, intimidito e imposto il pagamento di tangenti (Il Quotidiano della Calabria 01 aprile 2008 / Avvenire, 01 aprile 2008).

‘NDRINE-NEWS.
Nelle cronache bruzie si registrano gli sviluppi dell’inchiesta che vede indagato il consigliere regionale finiano Alberto Sarra, accusato di voto di scambio (Il Quotidiano della Calabria, 01 aprile 2008). Una domenica di follia a Cittanova, il paese della sanguinaria faida tra i Raso-Albanese e i Facchineri. Questa volta le cosche non c’entrano direttamente, ma è il clima di mafiosità a portare alla morte di un 21enne, sparato e ammazzato per una banale lite (Il Quotidiano della Calabria, 01 aprile 2008 ). A Bologna, un nuovo pentito di ‘ndrangheta (a smentire il luogo comune dell’impenetrabilità delle ‘ndrine) fa tremare il mondo degli affari e gli azionisti dell’aeroporto Marconi, dove il killer calabrese guidava alcune società (Corriere della Sera, 01 aprile 2008). Ancora una polemica tra il presidente uscente dell’Antimafia, Francesco Forgione, e la Confindustria calabrese (Il Quotidiano della Calabria, 01 aprile 2008).

REGGIO, SPALLATA SUI BENI MAFIOSI.
Buone notizie sul fronte della lotta ai patrimoni mafiosi. A Reggio Calabria via libera all’assegnazione di ben 221 beni confiscati, uno sblocco che porta oltre l’80% la quota di immobili destinati a uso sociale (Il Quotidiano della Calabria, 01 aprile 2008). Beni restituiti alla collettività e nuovi beni sottratti alle ‘ndrine : la Dia ha sequestrato valori per un milione di euro a Carmelo Barbaro, latitante tra i trenta più pericolosi. E un altro sequestro nella Piana di Gioia Tauro –per un milione di euro alle cosche di Oppido – ha portato all’assegnazione di nuovi terreni alla cooperativa Valle del Marro-Libera Terra, l’azienda agricola costituita sulle zolle appartenute alle famigerate ‘ndrine tirreniche (Il Quotidiano della Calabria 1-2, 03 aprile 2008).

LE MANI DELLA CAMORRA.
Da Milano al cuore di Napoli, la camorra muove alla conquista di appalti e nuovi affari. Con l’aiuto di un deputato pdl, le famiglie camorriste avrebbero tentato di mettere al riparo ingenti patrimoni, facendoli figurare tra i beni di rispettabili società meneghine (Corriere della Sera, 04 aprile 2008). Dal piano strategico al prg, la camorra napoletana tenta di mettere le mani su grandi opere, lavori di massima urgenza e progettazioni in città (Il Mattino, 02 aprile03 aprile 2008).

DA ESAMOPOLI ALLA QUINTA MAFIA.
In Puglia si torna a parlare di esamopoli. A Bari nuovo scandalo all’università: prof e assistenti avrebbero venduto esami e tesi, per gli inquirenti una vera e propria associazione, con tanto di tariffari e basisti (Corriere della Sera, 04 aprile 2008). La stampa si accorge della Quinta mafia, quella laziale. È la guerra di camorra a Cisterna di Latina a squarciare il clima negazioni stico (Corriere della Sera, 30 marzo 2008). Tanto che la campagna elettorale comunale vira sulla questione mafia: dal Pd allarme per l’assedio criminale nella Capitale e in tutta la provincia romana. E non solo (Unità, 06 aprile 2008).

MAFIA E POLITICA, TUTTO SUL CAV.
In vista del voto di domenica e lunedì prossimi, il giornale fondato da Antonio Gramsci prova a rinfrescare la memoria agli elettori italiani. Un dossier sul Cavaliere, un titolo che sa di scongiuro: “Se vince lui”. Dunque, tutto su Berlusconi, a partire dai rapporti controversi con Cosa nostra e alle tante accuse di mafiosità. Ma non solo. Si comincia dalle leggi ad personam e dalle varie salva-amici e salva-Fininvest dei governi polisti. Per proseguire con la politica del basso profilo sulla lotta alla mafia, con lo scudo fiscale e il ritorno dei patrimoni illeciti e l’affaire Ponte sullo Stretto, una cambiale che il leader del Pdl ha siglato da tempo con chi comanda in Sicilia. E che adesso vuole saldare (Unità 123, 06 aprile 2008).

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