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RADIOKREATTIVA: La prima web radio barese per la legalità

Fabio Dell’Olio il . Dai territori, Puglia

Si aggirano
tra le bancarelle di Piazza Moro e Via Sparano. Li riconosci dal taglio
e dalle pettinature dei capelli, tutte uguali, dalle sopracciglia curate,
dalle rifiniture dei jeans e dalle scarpe griffate. Sempre in due senza
casco sugli scooter (almeno 100 di cilindrata, se no si è out!) che
sfrecciano nel traffico cittadino tentando lo slalom tra le auto parcheggiate
in seconda e terza fila.

A volte sono
merci di dubbia provenienza, acquistate da venditori ambulanti a prezzi
inferiori.

I rapporti
Censis fotografano una realtà più vivibile con un leggero decremento
dei furti e degli scippi in una città che ne era la capitale. Ma gli
episodi di violenza fuori e dentro le scuole crescono in misura esponenziale.
Non sempre per appropriarsi dell’oggetto desiderato. Talvolta solo
per conquistare quel malvagio “prestigio” che il branco riconosce
al bullo di turno.
 

Non è facile
dimostrare la convenienza di modelli educativi edificanti per i ragazzi
quando i soli esempi “vincenti” gli vengono proposti dalle mode
e dai media. Quando alla base c’è un rapporto morboso e sbagliato
col denaro, quando vieni considerato per come vesti e non per ciò che
sei.
 

Far capire
tutto questo ai ragazzi dei quartieri di Bari, dove imperversa violenza
e machismo, non è semplice. “Bisogna renderli consapevoli e responsabili
fin da piccoli” – osserva Paolo Lattanzio, un giovane ricercatore
e docente universitario a Teramo col pallino della “libera” informazione. 

“Il nostro
scopo è quello di educare i più piccoli alla legalità “col sorriso”,
utilizzando strumenti alternativi, come la radio”. Radiokreattiva
è nata circa 3 anni fa e attualmente coinvolge 5 scuole primarie ed
una secondaria inferiore, oltre 200 ragazzi, che lavorano come in una
vera e propria redazione giornalistica. “L’inizio non è stato per
nulla facile; siamo partiti da casa mia nel quartiere Madonnella e poi
ci siamo spinti fino a Bari vecchia. Abbiamo montato casse e collegato
microfoni, e siamo andati in giro ad intervistare la gente”. Sì,
proprio tra gli abitanti di Bari vecchia dove vivono i “rispettabili”
delle famiglie mafiose della città, dove la prima regola da imparare
è l’omertà. Qualche portone chiuso in faccia, qualche bambino tirato
via di peso dalle mamme intimorite da quel “gioco democratico” che
ti incoraggia a parlare e ad imparare cos’è il rispetto.

“E all’inizio
è stato difficile far parlare i ragazzi; spiegare loro che c’è un’alternativa
tra essere sbirro ed essere ladro” – ci dice Paolo. Quello della
radio è un progetto che ha incontrato il pieno sostegno dell’Amministrazione
comunale e dell’Agenzia “per la lotta non repressiva alla criminalità”
che lo ha promosso nella città assieme al suo giovane ideatore.
 

Radiokreattiva
nel tempo è riuscita a conquistare anche le famiglie dei ragazzi svolgendo
trasmissioni radiofoniche con la loro partecipazione in studio. Anche
Lella Fazio, madre di Michele, il ragazzo 16enne vittima innocente di
una sparatoria nell’estate del 2001 a Bari vecchia, ha collaborato
alla realizzazione di alcuni incontri.

Quest’anno
Radiokreattiva ha articolato il suo percorso in due moduli. Il primo
ha riguardato i diritti dei minori e in particolare le situazioni di
sfruttamento dei bambini lavoratori.

Il secondo
modulo è incentrato sull’analisi dei vari tipi di mafie.

Paolo sta raccontando
con i suoi piccoli amici i nostri “Cento passi” attraverso diverse
puntate di avvicinamento. Prossimamente sarà invitato a parlare in
studio coi ragazzi anche il sindaco Michele Emiliano. Ma l’ospite
d’eccezione che tutti attendono con ansia è il Presidente di Libera
don Luigi Ciotti. La primavera da qualche parte a Bari è già sbocciata.
Molti iniziano finalmente a rendersene conto.

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