Beni confiscati, presentato il piano Maruccia
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crotonese questa mattina sono stati sequestrati beni per 3 milioni di euro alle
cosche locali. Una delle tante confische che dovrà gestire la squadra di Antonio
Maruccia che oggi, a Roma, ha incontrato la stampa in qualità di Commissario
straordinario del Governo per la gestione e la destinazione dei beni confiscati
a organizzazione criminali. Nominato a capo dell’ufficio con un decreto datato
6 novembre 2007, l’ex magistrato leccese, ha convocato la stampa per parlare
delle prerogative e delle possibilità di intervento del costituito
commissariato. «Quello dei beni confiscati è un settore – dice Maruccia – che richiede
un intervento massiccio: la necessità di ricondurre a unità una serie di
azioni, siano esse giudiziarie o amministrative, che risultano frammentate e
dispersive».
Riformare
strumenti normativi inadeguati è l’unica risposta possibile per ridurre dei tempi
troppo lunghi nel processo di presa in gestione dei beni. Secondo Maruccia il commissariato sarà utile
in funzione di coordinamento e direzione per richiamare le amministrazioni alle
loro responsabilità . Nello specifico, il Commissario straordinario parla della
necessità di guardare al bene come a «un qualcosa da riutilizzare e da
preservare dal momento del sequestro per non fare sì che diventi inutilizzabile
al momento della concessione in gestione». Il lavoro di Maruccia, che a breve sarà
presentato in tutta la Penisola (Nord compreso) trova il suo sbocco naturale
nell’intesa e nella sinergia da instaurare e rafforzare con le prefetture per
risolvere alcuni problemi critici come ipoteche pendenti( il Commissario fa
cenno al costituendo Fondo di Garanzia che raccoglie denaro utilizzabile per
sbloccare ipoteche pendenti sui beni confiscati) e occupazione da parte dei
clan prima della consegna ai comuni competenti, spesso deboli e senza risorse.
«Non solo – afferma Maruccia – bisogna riutilizzare
i beni, ma farli entrare in un circolo economico virtuoso e primario, capace di
produrre e far fruttare il bene. I contatti con i piani di sviluppo economico
del Governo, la Confindustria, la Lega delle Cooperative e alcune associazioni
come Libera sono utili esempi di coinvolgimento di enti istituzionali e sociali
per recuperare e dare nuova vita ai beni confiscati».
Maruccia
intende coordinare la gestione dei beni attraverso tre importanti modalità di
lavoro. La prima è quella che si avvale di un costante monitoraggio provincia
per provincia sullo stato e la gestione dei beni confiscati. Conseguentemente
il Commissario, come da decreto, rappresenta il vero e proprio gestore dei
finanziamenti per i beni confiscati del progetto PON sicurezza 2007-2013 e
propone soluzioni a problemi giuridico/procedurali tramite una accurata
verifica sul territorio. L’obiettivo è quello di gestire, dunque, in maniera
più snella e soprattutto più continuativa il mondo dei beni confiscati, un
affare « da oltre 500 milioni di euro per quello che riguarda solo i beni
immobili», sottolinea Maruccia. E i nuovi frutti non tardano a mostrarsi: «Importanti
passi avanti come la costituzione della cooperativa pugliese di Libera Terra e
la decisione di affidare all’Università di Palermo uno stabile da riutilizzare
come dormitorio sono solo esempi di questo uso virtuoso dei beni confiscati »
chiosa Maruccia. «Noi cercheremo di non far mancare quel supporto gestionale
indispensabile, cercando anche di rendere maggiormente visibili le nostre
attività», conclude Maruccia.
Contatti Commissario
straordinario del Governo per la gestione
e la destinazione dei beni
confiscati a organizzazione criminali
Tel. 06/67796558
e-mail beniconfiscati@governo.it
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