NEWS

Mafia: arrestato infermiere che curava Provenzano

Da ANSA il . Rassegne

L’infermiere
che ha curato durante la latitanza il boss Bernardo Provenzano è
stato arrestato stamani nel Palermitano. Si tratta di Gaetano
Lipari, 47 anni, infermiere professionale, consigliere comunale di
una lista civica, ad Altavilla Milicia, (Palermo). L’arresto è stato
eseguito da polizia e carabinieri.
Il provvedimento cautelare,
firmato dal gip, Maria Pino, è stato richiesto dal procuratore
aggiunto di Palermo, Giuseppe Pignatone, e dai pm Marzia Sabella,
Michele Prestipino e Nino Di Matteo.
Nel linguaggio cifrato usato
da Provenzano nei ‘pizzini’, Lipari corrisponderebbe al numero
60.

L’infermiere Gaetano Lipari, originario di Corleone, è nipote
del boss Pino Lipari, che è stato il cassiere di Bernardo
Provenzano, ed è impiegato all’Asl 6 di Bagheria.
L’uomo è
accusato di associazione mafiosa. Per gli inquirenti avrebbe
curato il padrino di Corleone durante la latitanza e con lui
intratteneva anche una corrispondenza attraverso i pizzini nei
quali si firmava con il codice “60”.
Gaetano Lipari era già
stato indagato per mafia, in seguito ad accertamenti
effettuati dai carabinieri. Il procedimento era stato in
seguito archiviato. Per gli investigatori, l’uomo sarebbe
stato in contatto con il medico Giovanni Mercadante, sotto
processo per mafia, con Carmelo Gariffo, nipote di Provenzano,
e con altri uomini d’onore di Bagheria, accusati di avere
favorito la latitanza del capomafia.
L’infermiere,
arrestato stamani da carabinieri e polizia, avrebbe dovuto
somministrare un farmaco a Provenzano, per la cura della
prostata, alcuni giorni prima l’arresto del boss avvenuto l’11
aprile 2006.

Trackback dal tuo sito.

Premio Morrione

Premio Morrione Finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale. Si rivolge a giovani giornalisti, free lance, studenti e volontari dell’informazione.

leggi

LaViaLibera

logo Un nuovo progetto editoriale e un bimestrale di Libera e Gruppo Abele, LaViaLibera eredita l'esperienza del mensile Narcomafie, fondato nel 1993 dopo le stragi di Capaci e via D'Amelio.

Vai

Articolo 21

Articolo 21: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere il principio della libertà di manifestazione del pensiero (oggetto dell’Articolo 21 della Costituzione italiana da cui il nome).

Vai

I link