Intercettazioni: Cuffaro-Berlusconi, nuovo rinvio Palermo
Il Gip di Palermo Fabio Licata ha rinviato al 14 gennaio l’udienza in
cui dovra’ decidere se autorizzare o meno l’utilizzo delle
intercettazioni di tre conversazioni fra il presidente della Regione
Sicilia Salvatore Cuffaro e l’ex presidente del Consiglio e leader
dell’opposizione Silvio Berlusconi. All’udienza di oggi i legali di
Cuffaro e dell’ex premier hanno chiesto il deposito del verbale di
“sommarie informazioni” dell’ex ministro dell’Interno Beppe Pisanu. Il
procuratore di Palermo, Francesco Messineo, che sta seguendo
personalmente la questione, si e’ impegnato, su richiesta del Gip, a
depositare l’atto. L’udienza e’ stata cosi’ differita di un altro mese.
La questione riguarda la distruzione di alcune intercettazioni, gia’
chiesta e ottenuta nel 2005 dalla Procura, allora diretta da Piero
Grasso. L’estate scorsa il nuovo capo dell’Ufficio, Messineo, ha
cambiato idea e ha chiesto di potere usare le conversazioni per
procedere eventualmente per il reato di rivelazione del segreto delle
indagini. Un’ipotesi che potrebbe riguardare anche Berlusconi e cosi’
anche oggi si sono presentati in udienza i suoi legali, gli avvocati
Niccolo’ Ghedini e Ugo Dinacci, assieme a uno dei difensori di Cuffaro,
l’avvocato Nino Mormino. Nelle conversazioni Berlusconi rassicurava
Cuffaro, facendo riferimento anche a un proprio colloquio con l’allora
ministro Pisanu, circa il favorevole esito delle indagini in cui era
coinvolto il governatore siciliano e che poi hanno portato al suo
rinvio a giudizio nell’ambito della vicenda delle ‘talpe’ alla Dda.
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