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FLARE – Freedom, Legality and Rights in Europe

Di Cosimo Marasciulo il . Atti e documenti, Internazionale

Dal 7 al 10 novembre a Berlino c’è stata la prima tappa di FLARE (Freedom, Legality and Rights in Europe) un percorso politico educativo per le associazioni e la società civile europe con la finalità di costruire un netwok europeo contro le criminalità organizzate transnazionali. Tanto l’entusiasmo e il coinvolgimento dei rapprensentanti delle ventinove associazioni europee che grazie a “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e a “Terra del Fuoco” si sono incontrate per conoscersi, confrontarsi e per sviluppare un discorso comune. Partendo dalla violazione dei diritti umani si è sviluppata una coscienza comune sull’emergenza criminalità che oggi è causa costante di violenze e sopraffazione in tutto il mondo. Ventuno i paesi coinvolti a Berlino: Austria, Inghilterra, Francia, Germani, Olanda, Belgio, Bulgaria, Lituania, Repubblica Moldava, Polonia, Romania, Russia, Ucraina, Grecia, Macedonia, Serbia, Azerbaijan, Georgia, Italia, Portogallo e Turchia. Oltre i vari momenti di socializzazione (International dinner e caccia al tesoro per le strade di Berlino) c’è stato un interessante question time con Tonio Dell’Olio (responsabile del settore internazionale di Libera) in cui tutti i partecipanti hanno potuto approfondire i rapporti tra le mafie e la globalizzazione e si sono potuti confrontare sulle strade possibili da intraprendere per contrastare l’attuale situazione. Un altro momento di grande confronto e di commozione si è sviluppato dopo la proiezione di un video su Peppino Impastato. Le esperienze politiche e umane del giovane giornalista siciliano, ammazzato dalla mafia il 9 maggio 1978, hanno rappresentato il primo tassello di una memoria e di consapevolezza comune. Nelle prossime tappe europee (Cracovia, Torino, Bari e Bruxelles) altri tasselli verranno aggiunti, ogni associazione porterà infatti un documento su un personaggio chiave che ha contribuito all’affermazione dei diritti umani nel loro Paese.

Partendo dal ricordo e dall’assimilazione lucida della sofferenza che si produce ogni volta che i diritti umani vengono violati si sono inoltre creati quattro gruppi tematici per confrontarsi sulla tratta degli esseri umani e la riduzione in schiavitù, sull’emigrazione e la disoccupazione, sull’ambiente e le ecomafie, sulla libertà di stampa e i diritti civili. Il 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino [leggi l’altro articolo  “Le diffidenze che alimentano la criminalità” ] è stata firmata dai partecipanti una carta d’intenti comune. Un primo passo importante per la creazione del network europeo. La prossima tappa sarà a Cracovia dal 17 al 20 gennaio, quando i partecipanti attraverso la visita del campo di Auschwitz – Birkenau realizzeranno un lavoro di condivisione delle differenti memorie storiche e dei percorsi dell’affermazione dei diritti.

Per maggiori informazioni consultate il sito http://flareprogramme.org/

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