Il caso Masciari, dieci anni in esilio
Una giornata per Pino Masciari. Domenica 28 ottobre a Catanzaro, al Villaggio Guglielmo di Copanello di Stalettì, gli “Amici di Pino Masciari” hanno deciso di promuovere un’iniziativa per non fare passare sotto silenzio uno strano anniversario: da 10 anni l’imprenditore vive in esilio, dopo la denuncia delle vessazioni subite dalla mafia.
Pino Masciari, imprenditore calabrese, ha avuto la forza di dire no ai tentativi di estorsione, diventando testimone di giustizia e cardine centrale di principali processi contro la ‘ndrangheta. E dal 17 ottobre 1997 Masciari, la moglie e i due figli è entrato nel programma di protezione. Dieci anni di sofferenze, di privazioni, di omissioni, spesso di solitudine e di assenza dello Stato.
Oggi Pino Masciari non è solo, accanto a lui singoli ed associazioni, pronti ancora una volta a scendere in piazza per stimolare riflessioni, lanciare proposte e richieste. Con la voglia di rafforzare una rete di sostegno, che coinvolga la società civile, gli imprenditori e le istituzioni. Con l’obiettivo di salvaguardare quanti hanno il coraggio di scegliere la strada della giustizia.
Gli organizzatori hanno le idee chiare sugli obiettivi della giornata: “C’è innanzitutto un uomo e la sua famiglia e bisogna divulgare la loro storia per creare coscienza, affinché un decennio di sacrificio diventi risorsa e ne sia reso il giusto merito. C’è un messaggio forte di senso civico, un esempio da seguire come di lotta alla criminalità organizzata, uno stimolo per altri imprenditori che vogliono ribellarsi al ricatto e all’infamia. C’è una società civile che non vuole e non accetta vicende come quella di Pino Masciari e che vuole pertanto dialogo, approfondimento e concertazione con le istituzioni”.
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