Fondazione Libera Informazione
Per farlo, partendo dall’esperienza di “Libera. Associazioni,
nomi e numeri contro le mafie”, la Fondazione cercherà di
dare visibilità a tutte le realtà editoriali, soprattutto
quelle realizzate e dedicate ai giovani, che a livello territoriale
denunciano, analizzano e combattono ogni forma di criminalità organizzata.
Come nella tradizione di Libera, le realtà territoriali, attraverso
la Fondazione, potranno fare rete per illuminare zone d’ombra che
meritano di ricevere, con un’informazione completa e corretta, l’attenzione
nazionale. Un’azione di stimolo nei confronti del sistema mediatico
che la Fondazione promuoverà non solo facendo confluire le
segnalazioni territoriali e monitorando i media nazionali, ma anche
producendo contenuti originali e approfondimenti del quadro economico,
sociale e culturale in cui l’illegalità criminale si muove.
Oltre a promuovere ricerche e studi, l’Osservatorio lavorerà quotidianamente
attraverso la sua redazione web per realizzare una newsletter periodica,
e pubblicare in rete articoli, testimonianze, interviste, blog, rassegne
stampe, iniziative e segnalazioni di lavoro. Il sito si collegherà stabilmente
con la rete editoriale e audiovisiva attiva nei territori, a partire
da esperienze come quella bolognese di Libera Radio. Dalla raccolta
dei materiali stampati, audio e video nascerà un archivio
aperto che potrà essere utilizzato anche per le attività di
formazione che rientrano nelle finalità della Fondazione.
Accanto al lavoro su e nel sistema mediatico nazionale, l’Osservatorio
organizzerà infatti iniziative di formazione e qualificazione
professionale rivolte agli studenti delle scuole e dei master di
giornalismo ma anche ai professionisti del settore in collaborazione
con le università e le organizzazioni della stampa. Nella
consapevolezza che tra i presupposti di una corretta informazione
ci sia anche il diritto-dovere dei cittadini a essere informati l’attività formativa
dell’Osservatorio verrà estesa anche a giovani, studenti,
docenti, associazioni, circoli culturali, amministrazioni pubbliche
interessate. Per tutte queste iniziative, la Fondazione si collegherà stabilmente
con Regioni, Province e Comuni interessati, con la Commissione parlamentare
antimafia, con la procura nazionale antimafia, con singole procure,
con settori dedicati del mondo sindacale, cooperativistico e associativo,
con la scuola e l’università. Per sviluppare a livello istituzionale
e di società civile una nuova attenzione e capacità di
approfondimento che riporti la lotta alle mafie tra le priorità dell’agenda
nazionale.
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