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Edilizia a Milano, il Comune querela Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiano

Redazione il . Corruzione, Informazione, Istituzioni, Lombardia, Politica

La notizia dell’annunciata querela da parte del Comune di Milano ai danni di Gianni Barbacetto, firma de “Il Fatto Quotidiano” crediamo debba colpire e allarmare quanti hanno a cuore la libertà d’espressione nel nostro Paese.

Purtroppo, anche se non da oggi, nella contorta e ormai distorta contrapposizione tra politica e informazione, si preferisce da parte della prima ricorrere allo strumento giudiziario per risolvere questioni che dovrebbero e potrebbero trovare una normale via di soluzione nel contraddittorio aperto e pubblico e nell’applicazione del principio di trasparenza.

Nel caso specifico, la legittima critica operata da parte del collega nei confronti di alcune prassi amministrative nel campo urbanistico, finite peraltro anche sotto i riflettori della Procura di Milano, sembra trovare oggi un’unica e perentoria risposta nell’azione giudiziaria intentata dall’ente locale.

Nel settembre del 2022 la giunta del Comune di Abbiategrasso (MI) fece analoga scelta nei riguardi della freelance Sara Manisera che si era “permessa”, qualche mese prima, di ricordare come le mafie fossero da decenni coinvolte nelle attività legate al ciclo del cemento e di evidenziare come anche Abbiategrasso e dintorni, territorio dal quale la stessa giornalista proveniva per estrazione familiare, avrebbero potuto essere interessate da fenomeni analoghi. Non l’avesse mai fatto: citazione e richiesta danni furono le conseguenze del suo ragionamento.

In quel caso e giustamente ci fu una levata di scudi in difesa della libertà d’espressione. Non solo degli organismi di rappresentanza della professione ma anche da parte di cittadini e di associazioni.

Ci auguriamo possa avvenire anche in questo caso, a prescindere dall’esito di una prevedibile contrapposizione a livello giudiziario che taglia fuori da ogni possibilità di interagire in primis i cittadini di Milano e poi i lettori e la pubblica opinione, spostando in un’aula di tribunale una querelle che dovrebbe rimanere pubblica, visti gli interessi in ballo.

Al caro e valente collega Gianni Barbacetto, a cui siamo riconoscenti per quanto fatto in questi decenni di impegno professionale contro le mafie e la corruzione, vanno la stima e la vicinanza di Libera Informazione che auspichiamo possano presto essere condivise da quanti credono nell’articolo 21 della nostra bellissima Costituzione. 

Lorenzo Frigerio, Libera Informazione


Inchieste edilizia Milano, il Comune querela il giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto

Il cronista del quotidiano di Marco Travaglio segue da mesi le inchieste della Procura di Milano sui presunti abusi edilizi in città che coinvolgono anche funzionari dell’Urbanistica di Palazzo Marino.

“Da oggi sospendo ogni attività sui social. Mi è arrivata notizia che la Giunta di Milano ha deliberato di portarmi in tribunale. Suppongo per le critiche al sindaco e per le informazioni sull’attività del Comune in campo urbanistico, oggetto di inchieste della Procura”. Lo scrive sulle sue pagine social il giornalista de Il Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto.

“Tutto quello che posto sui social passa prima sul mio giornale, Il Fatto Quotidiano, che però non è stato querelato: io da solo sono più debole”, aggiunge.

La notizia della querela viene commentata anche da Carlo Monguzzi, consigliere comunale dei Verdi: “Non la condivido! Fossi il sindaco, avrei chiamato il giornalista e affrontato con lui le questioni, solo dopo avrei preso eventuali provvedimenti. Se poi consideriamo che domani arriva in Parlamento il condono urbanistico di Salvini, la decisione appare politicamente proprio stonata. Preoccupante – conclude Monguzzi – sarebbe se il Comune continuasse a difendere a spada tratta i propri provvedimenti senza riconoscere alcun errore e sperasse nel colpo di spugna del governo per risolvere i problemi”.

Il giornalista de Il Fatto segue da mesi le inchieste della Procura di Milano sui presunti abusi edilizi a Milano che coinvolgono anche funzionati dell’Urbanistica di Palazzo Marino.

Filippo Colombo, Radio Lombardia


Il Comune di Milano querela il giornalista Gianni Barbacetto

Sotto accusa le critiche sull’urbanistica dopo l’apertura delle inchieste della procura.

L’allusione (in forma di domanda) a bustarelle e regali, in merito alle inchieste della procura di Milano sull’urbanistica, sta costando carissima al giornalista del Fatto Quotidiano Gianni Barbacetto. Il 6 giugno, su proposta del sindaco Beppe Sala, la giunta milanese ha deciso di citarlo in giudizio per ottenere un risarcimento danni.

Barbacetto è sotto accusa in particolare per tre post sui social network, datati 15 marzo, 8 aprile e 8 maggio (non 9 maggio come si legge in delibera).

Scriveva, il 15 marzo: “Domanda: ma davvero a Milano il Comune lascia costruire grattacieli fuori dalle norme, senza che parta qualche mazzetta, come ai bei tempi di Tangentopoli?”.

Rincarava la dose, l’8 maggio: “Ho riletto il decreto di sequestro del cantiere di via Lepontina, a Milano. E mi è affiorata una domanda: ma davvero questi dipendenti e dirigenti del Comune fanno tutti questi “regali” ai costruttori gratis, senza niente in cambio?”.

Nel mezzo, l’8 aprile, pubblicava il link a un suo articolo in un blog, accompagnato da una vignetta nella quale si vedono due persone scambiarsi una busta chiusa, e si legge la frase “per avere le mani pulite basta usare i guanti”.

“Da solo sono più debole”

Per Palazzo Marino, “insinuazioni di corruzione infondate”, meritevoli di una querela.

Barbacetto, mercoledì mattina, ha replicato annunciando la sospensione di ogni sua attività sui social network e ha sottolineato che “le attività del Comune in campo urbanistico” sono “oggetto di inchieste della procura”. E poi ha aggiunto: “Tutto quello che posto sui social passa prima sul mio giornale, il Fatto Quotidiano, che però non è stato querelato: io da solo sono più debole”.

Massimiliano Melley, Milano Today


Il Fatto Quotidiano, solidarietà dei cdr al collega Gianni Barbacetto: inquietante e pericolosa la causa della giunta di Milano contro di lui

La decisione della giunta comunale di Milano guidata dal Sindaco Beppe Sala di fare causa al nostro giornalista Gianni Barbacetto è un precedente inquietante e pericoloso.

Non è solo un atto intimidatorio nei confronti di un collega: apre un capitolo gravissimo che dovrebbe spaventare tutti i giornalisti italiani. Impiegare risorse pubbliche nel tentativo di punire un cronista, nemmeno per i suoi articoli ma per alcune domande che legittimamente si è posto sui social, è inaccettabile.

I comitati di redazione de Ilfattoquotidiano.it e del Fatto Quotidiano esprimono solidarietà al collega e sdegno per la decisione del Sindaco e dei suoi assessori. Nessuna intimidazione né atteggiamento persecutorio fermerà l’impegno dei giornalisti del Fatto e la loro libertà di porre e porsi domande sull’operato delle istituzioni.

I comitati di redazione de Ilfattoquotidiano.it e del Fatto Quotidiano 



Il Comune di Milano cita in giudizio Gianni Barbacetto: i comunicati di Alg e Odg Lombardia

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