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Sicurezza pubblica: “far circolare anche le buone notizie” ma è sempre difficile trovarle

Piero Innocenti il . Criminalità, Diritti, Forze dell'Ordine, Giustizia, Istituzioni, SIcurezza

Alcuni giorni fa l’agenzia giornalistica 9colonne ha pubblicato lo stimolante articolo Facciamo circolare anche le buone notizie” di Vittorino Belfiori per cercare così di contrastare il quotidiano bombardamento cui siamo sottoposti di quelle cattive fatto di “guerre, omicidi, delitti, violenze, sopraffazioni” alle quali si sommano le non poche “discussioni politiche negli enti locali (..) condotte col coltello tra denti”.

Il punto è che da qualche tempo a questa parte riesce più difficile trovare notizie positive, almeno nel nostro paese, anche se Belfiori cita di un convegno a Vancouver in cui si è parlato di alcune decine di migliaia di persone che, ogni giorno, in molti siti, “operano come diffusori di esempi di positività e generosità”.

Io non sono sicuramente tra questi e devo dire che il mio pessimismo demoralizzante è andato progressivamente aumentando in questi ultimi dieci anni ed in particolare da quando, dopo la pensione come “servitore dello Stato” (nella Polizia) per oltre 40 anni, leggo, ogni giorno, i fatti di cronaca che vengono elencati sul sito della Polizia di Stato nella rassegna stampa locale (mediamente circa 450 articoli quotidianamente).

Al di là delle statistiche ufficiali, sicuramente utili, sull’andamento della  delittuosità in Italia pubblicate di tanto in tanto dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, delle dichiarazioni fatte in sede locale dalle autorità di pubblica sicurezza per tranquillizzare i cittadini spesso accompagnate con il particolare “rassicurante” dei delitti in calo (di quelli denunciati dai cittadini o di cui comunque le forze di polizia sono venute a conoscenza), è un dato di fatto che le “ cattive notizie” si susseguono creando quella insicurezza pubblica che complica molto la vita quotidiana della gente.

E sono molti i cittadini che si sono stancati di subire i furti nelle abitazioni e si sono organizzati in gruppi di vicinato (con il beneplacito di accordi locali fatti anche con la supervisione delle Prefetture) che non sono “ronde” (per ultimo a Sant’Elpidio- Fermo, dopo le ripetute incursioni di ladri nelle case) e non si sostituiscono di certo ai servizi di polizia, ma le cui attività di osservazione, annotazione e vigilanza rientrano nel concetto ampio di prevenzione di polizia che spetta solo agli organismi dello Stato.

C’è, poi, chi pensa di poter affrontare la situazione delegando a ex magistrati la sicurezza nelle città (a Roma con il Sindaco che l’ha affidata all’ex procuratore di Milano Francesco Greco) o a ex Capi della Polizia (a Milano con Franco Gabrieli).

Un mese di maggio decisamente “nero” sul piano della sicurezza pubblica quello che termina con un incremento percentuale di reati nei primi quattro mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, non solo predatori (furti nelle varie tipologie, rapine nelle abitazioni, risse, lesioni dolose, danneggiamenti, spaccio di droghe) secondo fonti ufficiose attendibili del Ministero dell’Interno.

Tra i fattacci di questi ultimissimi giorni il raid criminale compiuto a Reggio Calabria da tre malviventi che stavano rubando in una abitazione, accoltellati dal proprietario con il bilancio di un morto ed un ferito; l’omicidio di un cittadino somalo alla stazione Termini (Roma) ucciso a coltellate da un egiziano arrestato poco dopo; accoltellamenti con diversi feriti a Milano, Fondi (Latina), Udine, Frosinone, Modena, mentre bande di rapinatori agiscono indisturbati e con violenza nelle case in diverse città tra cui Piacenza, Firenze, Roma, Torino, San Giuseppe Vesuviano, Carpi (Modena), Venezia, Cagliari solo per citare quelli con le modalità più violente.

Poliziotti e carabinieri fanno quello che possono in un contesto generale in cui, come capita sempre con maggiore frequenza, i ladri vengono presi, arrestati dopo aver speronato anche la Volante e rimessi in libertà dal gip con il semplice obbligo di firma (episodio a Rimini del 27 maggio ).

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Sicurezza pubblica: SOS

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