Camminare l’antifascismo
Un piccolo gruppo di donne, uomini e ragazzi partecipa a una Camminata per la pace da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema, luoghi della Resistenza e delle stragi di civili fra le più feroci del periodo della guerra di Liberazione.
Fra silenzi, riflessioni, ricordi e fortissime emozioni, prende via via corpo la domanda cruciale che ciascuna e ciascuno si porta dentro: «Che cosa significa – oggi – dichiararsi antifascisti?».
Le risposte sono difficili, sofferte e per nulla scontate, ma alla fine convergono: impegnarsi con i fatti nella costruzione di un mondo liberato dagli orrori del Novecento, che ancora incombono, magari con altre forme, ma che fingiamo di non vedere. Il nazionalismo, i fascismi, l’odio razziale, le discriminazioni, il genocidio dei migranti, le guerre. Soprattutto le guerre, quelle ingiuste e quelle giuste, che non esistono; quelle presenti e quelle che minacciamo di fare; quelle degli altri e le nostre.
Questa è la lezione che le persone uccise su quelle montagne ci chiedono di ascoltare. «L’antifascismo è di chi lo pratica e l’antifascismo è rivoluzione, è lotta contro l’ingiustizia, per l’uguaglianza, per la dignità della persona».
Lorenzo Guadagnucci
Camminare l’antifascismo
La memoria come ribellione all’ordine delle cose
Edizioni Gruppo Abele, 2022
Pagg. 222/€ 16,00
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