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Prima scuola nazionale di cittadinanza monitorante

il . Brevi

Certosa di Avigliana (To), 14-16 Luglio 2016
Dal 2013 all’inizio del 2016, Libera e Gruppo Abele si sono spese per dare una voce forte alla società civile e domandare al decisore nazionale tutte quelle norme anticorruzione non ancora approvate, o modificare quelle insufficienti.
Un milione di persone si sono unite sotto il nome di “Riparte il futuro”.
Oggi occorre fare un passo in più: se la campagna continua, pur in forme autonome dalle associazioni e con il contributo di chiunque voglia spendersi sui temi, è quanto mai necessario che Libera e Gruppo Abele tornino invece a rispondere ai bisogni di conoscenza e di maggiore impegno, nati sui territori anche grazie a quella spinta originaria.
Ecco perché le due associazioni si sono organizzate dotandosi di un settore comune per far fronte a queste esigenze di conoscenza e dotazione di strumenti, denominato appunto ” Cittadinanza monitorante e anticorruzione civica “.
La scuola segna il lancio di questo nuovo settore, che moltiplicherà nel tempo impegno e attività.

Perché una Scuola di Cittadinanza monitorante
Dalla cor­ruzione alla cor­responsabilità. Se corruzione è cum­rumpere, ossia spezzare la fiducia sociale che tiene unita e fonda una società, l’impegno degli onesti deve essere orientato a ricucire quello strappo tramite rinnovati percorsi di correponsabilità, che mettano al centro il recupero dei legami sociali.

Come fare? il monitoraggio civico
Non basta quindi che il diritto di sapere sia riconosciuto dalle norme sulla trasparenza: per fare la propria parte nella lotta al malaffare, è necessario saperlo esercitare, divenendo cittadinanza monitorante.
Come società civile, ci spetta quindi il compito della vigilanza diffusa. Vigilare tramite il monitoraggio civico significa non solo tenere lontana la corruzione dalla nostra vita, ma anche monitorare dal basso e in molti, integrando il monitoraggio istituzionale e diffondendo la cultura dell’integrità. Il fine è dare compimento alle parole di Lev Tolstoj secondo cui “se i corrotti si uniscono tra loro per costituire una forza, allora anche gli onesti devono fare lo stesso”.

La cooperazione con il Master APC di Pisa
La prima edizione della Scuola è organizzata all’interno dell’esperienza del Master in Analisi, Prevenzione e Contrasto della corruzione dell’Università di Pisa (http://masterapc.sp.unipi.it), di cui è a tutti gli effetti un modulo professionalizzante, ma che si apre anche agli attivisti di Libera (tutti i coordinatori regionali, oltre che coordinatori provinciali, referenti di presidio e attivisti particolarmente interessati a questi temi).
L’idea è condividere un luogo di studio e conoscenza che sappia far dialogare gli operatori del piccolo presidio con gli allievi del Master pisano, i volontari di Gruppo Abele con i ricercatori sui temi, gli attivisti di un’altra associazione con i coordinatori regionali di Libera.

Il luogo e il programma
La Scuola si terrà presso la Certosa del Gruppo Abele (certosa1515.org), quindi ad Avigliana, in Provincia di Torino. Si aprirà con i massimi esperti italiani sul tema, racconterà poi le storie e l’impegno di chi ogni giorno si dedica ad attuare il monitoraggio civico e si chiuderà con la testimonianza di studenti e universitari che hanno vissuto un percorso formativo sui temi.
Non è un caso: il programma, pari a 20 ore di lezione, è pensato come un viaggio attraverso il quale i frequentanti, per mezzo di lezioni frontali, tavole rotonde, laboratori esperienziali e pratici, racconto di buone prassi, confronto con gli operatori, apprendano dall’elaborazione teorica e creino nuova progettazione congiunta

Qui il programma completo

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