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“Ostia Cinema Station”

di Cri.Ma. il . Lazio

Libera e Cinemovel organizzano la prima rassegna cinematografica a Ostia, dall’8 al 19 agosto alla Biblioteca Elsa Morante// – L’estate del litorale romano cambia passo. Da oggi sino alla metà del mese fa tappa a Ostia “Cinemovel” festival del cinema itinerante sui beni confiscati ai boss.  La Fondazione, presieduta da Elisabetta Antognoni, nasce per la sostenibilità e la progettazione di iniziative di un cinema itinerante che coinvolge la rete locale, nazionale e internazionale dei soggetti che operano per la promozione della società civile. Non è un caso quindi che Libera e Cinemovel scelgano Ostia come location.

 

Antimafia sul litorale. “E’ dal 2008 che Libera  – spiega il referente di Libera Roma, Marco Genovese – porta avanti diverse attività sul territorio di Ostia, con la formazione, ma non solo: siamo riusciti a creare una situazione vivace. Quest’anno Libera si è dichiarata parte civile nel processo Fasciani e questa è una testimonianza di impegno forte per il territorio”. Ostia Cinema Station, così si chiama la rassegna cinematografica che prende il via questa sera, non si ferma alla proiezione dei corti e film ma prevede anche una serie di incontri che simbolicamente si terranno al Faber Beach, locale sequestrato per bancarotta fraudolenta, in cui Libera incontrerà registi e autori dei lavori proiettati per “accompagnare questo luogo nel percorso di ripristino della legalità un posto di illegalità”.

 

I boss ad Ostia. Usura, traffico di droga, prostituzione, racket e lavoro in nero. La periferia di Roma, quella più estrema, da tempo è teatro degli affari della malavita, romana e non. Sono passati più di trent’anni da quando la Banda della Magliana metteva gli occhi su Ostia e ne faceva una delle roccaforti del potere della malavita capitolina. E adesso ad interessarsi a quella striscia di terra che porta la Capitale dritta sul mare sono i clan della camorra, di cosa nostra, della ‘ndrangheta e  altre organizzazioni locali e straniere. Dalla maxi inchiesta “Nuova Alba” (luglio 2013) in poi  le indagini portano alla luce le ramificazioni criminali sul litorale, in particolare quelle del clan Fasciani-Spada e Triassi, oggi a processo. Una prima sentenza ha messo nero su bianco i dettagli di questa organizzazione (per approfondire clicca qui).  Quella di Fasciani e del suo clan è la storia emblematica della criminalità organizzata sul litorale romano, testimonianza della pervasività delle organizzazioni mafiose sul territorio. Ostia, come dimostrano numerose indagini, è crocevia di mafie: si posizionano su quella striscia di territorio diverse organizzazioni mafiose che si spartiscono affari e ricavati, più o meno pacificamente. Oggi a mettere le mani sul potere di narcotraffico, usura e racket sono gli eredi della Banda della Magliana. Ma non solo: Cosa Nostra permane sul territorio attraverso esponenti della famiglia agrigentina, i Triassi. I tempi, però, sono cambiati e le ultime operazioni dimostrano una convivenza radicata delle mafie, sì, grazie all’attività di “colletti bianchi”, fondamentali per penetrare le maglie della burocrazia con l’influenza sulla Pubblica Amministrazione. Si sommano a questi anche membri della famiglia Spada, “zingari” di origine abruzzese ormai impiantati nel territorio e cresciuti a tal punto da pretendere una fetta di quella torta di affari che Ostia sembra rappresentare. Dal quadro delineato dalle ultime operazioni antimafia sul territorio, sembra rafforzarsi l’attività di una  mafia imprenditrice, moderna e pronta ad espandersi come una delle più efficienti e competitive società finanziarie.

 

 

Per maggiori informazioni sull’appuntamento con “Ostia cinema station” – clicca qui

 

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