Caso Alpi, Somalia e veleni: i fascicoli segreti sotto chiave nell’archivio della Camera
L’inchiesta de “Il Manifesto”— «Ottomila documenti. Una pila di carta di diversi metri di altezza. E’ la quantità di dossier che i servizi di sicurezza militare, l’ex Sismi, oggi Aise – hanno accumulato su fatti attintenti in qualche maniera l’esecuzione dei giornalisti Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, il 20 marzo del 1994» a Mogadisco. Un duplice delitto su cui nè la magistratura nè una Commissione parlamentare d’inchiesta sono riusciti a fare luce. Vent’anni dopo una inchiesta de Il Manifesto firmata dai giornalisti Andrea Palladino e Andrea Tornago cerca di fare chiarezza intorno alla mole di documentazione acquisita negli archivi della Camera da cinque Commissioni d’inchiesta sui rifiuti e una, appunto, sul caso Alpi. Carte messe sotto chiave a Palazzo San Macuto e su cui – come scrivono Palladino e Tornago – «tra l’aprile e il maggio scorso» è arrivato il “no” dell’Agenzia Aise, l’ex Sismi, che pare «abbia negato l’autorizzazione a un ufficio di Montecitorio che chiedeva la declassificazione dei documenti riservati acquisiti dalla Commissione parlamentare sui rifiuti presieduta da Gaetano Pecorella».
Nelle scorse settimane, infatti, una richiesta di desecretazione degli documenti sui traffici internazionali di rifiuti tossici è stata presentata da Greenpeace e sostenuta da “Il Manifesto”. La presidente della Camera, Laura Boldrini si è impegnata a dare il via alla discovery ma i conti non tornano – spiegano i due giornalisti. «Quanti sono questi dossier segreti? – chiedono nell’inchiesta. Di certo molti di più rispetto all’elenco che è stato proposto all’ufficio di presidenza della Camera. L’indice dei documenti sulle navi dei veleni acquisiti dalla Commissione Pecorella presenta più di 600 fascicoli classificati come “segreti” o “riservati”. Un vincolo che impedisce a tutti – giornalisti, magistrati, deputati – di leggere le notizie contenute». Segreti che pesano sui temi che hanno «come centro di gravità i traffici di armi e di rifiuti».
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