Scuola: soldi mafie anche per finanziare nuove borse di studio
Il 3% delle somme confiscate alle mafie sarà destinato al finanziamento di nuove borse di studio. Lo prevede un emendamento al Dl Istruzione presentato da Sel e approvato dall’aula della Camera. «L’approvazione alla Camera rappresenta – afferma la deputata Celeste Costantino, firmataria dell’emendamento approvato – una grande vittoria per l’antimafia, e tiene insieme due punti qualificanti dell’azione politica: il contrasto ai clan e il diritto allo studio. Abbiamo raccolto la proposta elaborata dall’associazione antimafie DaSud, condivisa e supportata da tanti movimenti studenteschi, e fatto in modo che fosse approvata. Anche così dimostriamo un binomio inscindibile: non ci può essere antimafia senza formazione, nè formazione senza antimafia». Attualmente tutte le somme confiscate alle mafie sono destinate al fondo unico della Giustizia, che a luglio 2013 disponeva di 947 milioni di euro, di cui 72,7 milioni di euro da versare al Ministero dell’Interno. «Con il nostro emendamento – continua la deputata di Sel – il 3% di questi fondi saranno destinati al diritto allo studio, in modo da cancellare una volta per tutte la figura vergognosa dell’idoneo non beneficiario. Il denaro servirà al finanziamento dei servizi per gli studenti: contributi affitto, mense, mobilità oltre a diventare nuove borse di studio. Vigileremo affinchè il Senato confermi la decisione dell’aula di Montecitorio. Stiamo inoltre depositando una proposta di legge – conclude Costantino – per destinare anche gli immobili, confiscati alle mafie, agli enti regionali per il diritto allo studio: potrebbero diventare residenze per gli studenti fuorisede, open space per attività universitarie e accademie specializzate».
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