Via D’Amelio, Napolitano: Vittime, eroi della legalità
Iniziative in tutta Italia per commemorare il XXI° anniversario della Strage di via D’Amelio dove, il 19 luglio del 1992, furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina. Palermo si mobilita negli incontri organizzati dalle associazioni e previsti per le scolaresche e la cittadinanza. Anche le Istituzioni hanno voluto ricordare oggi il sacrificio di Borsellino e degli agenti posti alla sua tutela. Il Presidente della Repubblica Napolitano, nel messaggio inviato ai familiari delle vittime ha scritto: “Come ho ricordato il 23 maggio scorso, con i tragici attentati del 1992 in cui persero la vita Giovanni Falcone e Paolo Borsellino ‘L’Italia fu ferocemente colpita nelle persone di suoi servitori eccezionali, di grandi magistrati, di autentici eroi di quella causa della legalità e della difesa dello stato costituzionale con la quale si erano identificati ‘. L’esempio e l’eredità che Paolo Borsellino ci ha lasciato – come tutti coloro che si sono sacrificati per tutelare i valori di giustizia, libertà e democrazia – sono oggi alla base delle iniziative sempre più numerose che spontaneamente si sviluppano nella società civile contro ogni forma di violenza e di insidiosa infiltrazione della criminalità organizzata. Nel suo ricordo, mi stringo ai familiari, rinnovando i sentimenti di gratitudine e di solidarietà di tutti gli italiani”.
Al ricordo di Napolitano si aggiunge quello del Presidente del Senato Pietro Grasso che in aula, prima dell’inizio dei lavori, ha sottolineato che: “Ricordo come fosse ieri quel 19 luglio del 1992, quando appresi dell’uccisione. Erano trascorsi poco meno di due mesi dalla morte di Falcone e l’Italia perdeva nuovamente un valoroso magistrato, un fedele servitore dello Stato. Paolo Borsellino ha sacrificato la sua vita perchè la nostra fosse migliore; ha vissuto e lavorato per la giustizia, considerandola non solo una professione, ma prima di tutto una missione. Oggi voglio ricordare non solo il magistrato con il quale ho avuto la fortuna di lavorare, ma anche l’uomo che ho avuto il privilegio di conoscere e di apprezzare nelle sue qualità più intime e personali”. Grasso ha aggiunto che: “Dobbiamo sottrarre un’intera generazione di ragazzi che non studiano e non lavorano alle lusinghe del crimine e del potere”.
Sempre al Senato, il Presidente del Consiglio Letta, intervenuto dopo Grasso, ha dichiarato che: “La parole che lei ha espresso sono parole alle quali mi associo anche per quanto riguarda l’impegno per il futuro. E in particolare il riconoscimento importante di quel risultato, dell’approvazione da parte della Camera della modifica dell’art. 416-ter, è un riconoscimento che va proprio in questa direzione”.
Sul fronte editoriale, Il Corriere della Sera ha pubblicato in esclusiva il video della regista Donata Gallo dove, numerosi esponenti della società responsabile e del mondo della cultura hanno prestato la loro voce nella lettura della denuncia fatta lo scorso anno a Palermo dal magistrato Roberto Scarpinato, nel ventesimo anniversario della Strage.
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